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 Titolo originale   Momo
Autore                 Michael Ende
Traduzione          D. Angeleri
Editore                Longanesi & C.
Collana                La gaja scenza
Anno                   1984
Pagine                 256
Prezzo                 18,50
EAN                     2560795048727  

 

 

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Trama
Momo è un’orfana che, dopo essere scappata da un orfanotrofio, scappa in una città imprecisata e si sistema ai suoi margini in un piccolo anfiteatro abbandonato, chiamato da tutti "la rotonda". Gli adulti della città, vedendo apparire questa bambina le chiedono la sua storia e Momo come unica informazione dice di non sapere chi sono i suoi genitori e di essere fuggita da un orfanotrofio così gli adulti, capendo la bambina, che in un posto del genere non ci vuole più tornare, si offrono di aiutarla a sistemarsi nelle vecchie rovine dell'anfiteatro e decidono di prendersi cura di lei portandole da mangiare e facendole compagnia, insieme ai loro figli e molti altri bambini che vengono a giocare alla "rotonda".
La sua capacità di ascoltare il prossimo e assecondare la discussione e il gioco, fanno di lei un punto di riferimento per la comunità, tanto che si crea e diffonde tra la gente di quelle parti il detto "Và da Momo" per risolvere qualsiasi problema.
L’innocenza della bambina sconvolge l’esercito dei Signori Grigi, una lobby che gestisce la Banca del Tempo. L’esercito degli oscuri fumatori in bombetta riesce con ogni espediente a convincere gli abitanti della città a risparmiare tempo e a stoccarlo nella Banca. La frenesia indotta dagli avidi affaristi temporali non scalfisce il cuore di Momo, che continua a pensare con la sua testa e ad avanzare obiezioni a una vita spesa per il traguardo impossibile del risparmio del tempo. L’offensiva dei signori Grigi si fa imponente, così la bambina sarà aiutata da Mastro Hora, che le manda Cassiopea, una speciale tartaruga che riesce a prevedere le cose mezz'ora in anticipo, che la porterà a casa del mastro (ovvero la casa di nessun luogo), custode del Tempo e delle Orefiori, piantine che contengono il tempo di tutti gli uomini.
Momo è l'unica che può salvare il tempo dell'umanità, e riuscirà, con l'aiuto della mitica Cassiopea, di Mastro Hora e della la sua forza di volontà.

Recensione
Michael Ende è un ottimo scrittore a mio avviso. Un ottimo scrittore punto, non un ottimo scrittore per bambini. Momo è un libro scritto per i bambini e rivolto a loro ma non solo, se gli adulti rileggessero ai loro figli l'avventura di Momo si renderebbero conto di quanto il libro possa parlare ad entrambi, grandi e piccoli. In Momo ci sono molte metafore, la più palese a mio dire quella riguardante gli uomini grigi accompagnati dai loro sigari anch'essi grigi da cui dipendevano letteralmente le loro vite ed erano fatti di fiori di puro tempo, un po come i fumatori a cui le sigarette portano via tempo di vita, i sigorni grigi con i loro sigari fumano il tempo, ogni sigaro fumto è tempo usato per vivere, e quì decade mi sa la metafora. La morale della favola tratta una questione societaria legata al tempo, più le persone vanno veloci più si arricchiscono fuori e diventano avidi mentre si impoveriscono dentro di emozioni e sentimenti, tralasciando ciò che veramente è importante, cioè il rapporto umano, tra persone, l'unione e la collaborazione di tutti per un mondo in cui una mano aiuta l'altra. I risparmiatori di tempo non siamo altro che noi, gente comune, che ci affidiamo a delle scappatoie e vie di fuga per avere il tempo di fare tutto ciò che veramente non conta. I bambini, al posto di essere accuditi, vengono mandati in sterili asili dove vengono sommersi di giocattoli distruggendo la fantasia sinergica che avevano nei giochi relazionati tra loro senza giocattoli, le persone vanno così di fretta da non accorgersi di ciò che le circonda e delle persone di cui si è in mezzo, una società che va troppo di fretta, come la nostra, dove le madri non hanno il tempo o non vogliono il tempo di occuparsi dei propri figli, e per quante madri saranno così ci saranno altrettante madri che hanno il tempo necessario e lo vogliono fare, questo vale per tutto, il libro ovviamente fa richiamo sugli aspetti negativi, ne evidenzia il ruolo per crearne poi la fiaba e la morale.
Tutto alla fine si risolve, grazie all'aiuto di Momo e dei suoi amici, che realizzano la loro vera condizione e cominciano a ritornare, come all'inizio del libro, persone più tranquille e rilassate, meno nervose e colleriche. Un punto chiave del libro è l'ascolto, Momo è un ottima ascoltatrice, tutto quello che fa, è stare zitta e lasciare libero sfogo ai monologhi delle persone, stando attenta a ciò che dicono, proprio per questo è considerata speciale, perchè lascia essere se stessi gli altri. Inutile dire "ai nostri tempi", in tutti i tempi è sempre stato così, molte persone si fingono o si credono ascoltatori quando invcece stanno solo aspettando che tu finisca di parlare per rispondere, Momo richiama invece l'attenzione sull'ascolto, che sarebbe bene praticare, se non ai livelli di Momo, ai livelli della definizione.

Momo è una favola moderna, un libro facile da leggere, semplice ma riflessivo, la banalità dell'ascolto viene infranta in questo libro dimostrando che sono proprio le cose banali che finiamo per dimenticare se andiamo di fretta. Una società che funziona bene necessita di attenzione e tranquillità.